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giovedì 20 novembre 2014

E adesso tocca a loro!

Con l'incontro di Sabato scorso, "Insieme x #LABUONASCUOLA", Scandicci si è attivata in prima persona per un'analisi combinata studenti/insegnanti sui vari temi proposti dalla riforma. Gli argomenti del workshop si sono concentrati soprattutto sulla discussione di nuove materie integrative e sulla necessità di un potenziamento di quei corsi che nonostante contribuiscano a creare cittadini consapevoli, sono ritenuti marginali dagli stessi docenti.

L'insegnamento dell'Economia nelle scuole è stato sicuramente uno dei temi più discussi poichè sono stati gli studenti ad esprimersi sull'utilità di un eventuale insegnamento di questa materia, almeno una volta a settimana, a livello di scuola secondaria. Lo scopo è quello di contrastare l'analfabetismo finanziario dilagante tra i più giovani ed anche quello di far leva sul senso civico (un cittadino competente nei rudimenti di economia è anche un cittadino che sa compiere una scelta elettorale più autorevole) che da essa scaturisce. E' stato fatto notare che un'educazione basilare, propedeutica all'apprendimento di alcuni concetti fondamentali di ambito economico non è più presente nella scuola italiana, almeno che non si frequentino indirizzi specializzati. L'inserimento della materia aiuterebbe l’interessato anche nella semplice compilazione di bollette o dichiarazione dei redditi.
Si è discusso della necessità di un rafforzamento della materia di Musica nella scuola primaria che favorirebbe la reintroduzione di una vera e propria educazione musicale, attualmente gestita in modo non uniforme e soggetta alle varie interpretazioni degli insegnanti. Così come sarebbe opportuna una riorganizzazione dell'insegnamento di Educazione Fisica nella scuola italiana che, soprattutto a livello di insegnamento primario, è sprovvista totalmente di un'insegnate abilitato e viene lasciata alla mercé dei docenti di Matematica o Italiano, con risultati discutibili. Anche Storia dell'arte, secondo molti è una di quelle materie totalmente danneggiate dalla drastica riduzione delle ore dedicatele. Il "coding" ed il "computeraggio" sono invece ritenute dagli stessi studenti materie di indirizzo fortemente specifico. La responsabilità dell’insegnamento informatico continuerà a ricadere nell'ambito di tecnici informatici-industriali, che saranno in grado di creare produttori digitali, improntati già verso una futura attività lavorativa, questo lo scopo della riforma.
Molti studenti hanno notato che l'inserimento ed il potenziamento delle materie proposte dalla "Buona Scuola" potrebbe sconvolgere l'attuale organizzazione della didattica. La più grande preoccupazione rimane quella della “non attuabilità” della proposta in quanto il sistema scolastico prevede un orario settimanale piuttosto rigido e poco incline all’inserimento di laboratori o materie ritenute superflue. E' previsto comunque un "organico per l'autonomia" che riguarda proprio l'organizzazione delle lezioni di approfondimento. Si prospetta, in certi casi, la necessaria aggiunta di ore al programma dato che non sarebbe possibile integrare tali laboratori al piano studi poiché visti come non fondamentali. Verrebbe a crearsi un sistema simile a quello già in atto negli Stati Uniti dove vengono stabilite delle materie obbligatorie, mentre altre sono lasciate alla libera iniziativa dello studente.
La previsione di un tale sistema scolastico sconvolgerebbe quello tradizionale dello stato italiano, nel quale si è sempre mirato ad una standardizzazione del piano di studi che quindi ha portato ad un difficile inserimento di tutto ciò che era "in più ". Sicuramente le materie integrative che la Buona Scuola propone, non dovrebbero essere ritenute, da qualunque persona con un minimo di senso civico, secondarie. Potremmo tornare a discutere dell’utilità di insegnamenti ormai desueti ( quali Latino e Greco ) comparati a corsi di indubbia efficacia ( primo fra tutti Economia ) ma questo ci porterebbe ad una infinita discussione sul mantenimento della cultura classica come crescita culturale e formativa per lo studente in un mondo che mira sempre più all’esaltazione del futuro e delle tecnologie raffinate lasciando poco spazio alle radici, alla storia, al nostro passato.
Presto vedremo in che direzione sarà in grado di muoversi l'Italia, e riusciremo a capire se Scandicci, con le varie iniziative organizzate in questo mese, è servita a smuovere una situazione cristallizzata da troppo tempo.


Beatrice Bandini

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