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martedì 29 novembre 2016

Giulio Regeni e reato di tortura, i Giovani Democratici presentano una mozione a Scandicci, con il sostegno di Luigi Manconi


In vista della Festa della Toscana del 30 novembre, ricorrenza che celebra l'abolizione della pena di morte e della pratica della tortura da parte del Granduca Pietro Leopoldo nel 1786, i consiglieri dei Giovani Democratici Alessio Babazzi e Giulia Bambi hanno presentato una mozione in Consiglio Comunale a Scandicci, invitando il Comune ad aderire alla campagna di Amnesty International "Verità per Giulio Regeni" e sollecitando il Parlamento ad approvare in tempi brevi la legge per l'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento italiano.

Due argomenti strettamente legati tra loro: è ancora oscura la vicenda del giovane ricercatore italiano, torturato ed ucciso in Egitto fra il gennaio e il febbraio del 2016, mentre la discussione sul reato di tortura in Parlamento è stata di fatto affossata. Situazioni simili non si presentano solo all'estero: l'Italia non è nuova ad episodi di tortura, come testimoniano quelli della scuola Diaz e della caserma Bolzaneto durante le mobilitazioni contro il G8 di Genova del 2001, per i quali il nostro Paese è stato condannato dalla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo nell'aprile del 2015.

Il disegno di legge per l'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento italiano è stato presentato nel 2013 dal senatore Luigi Manconi ma la discussione è ancora ferma al Senato. Lo stesso Manconi sta conducendo a fianco della famiglia Regeni un'importante battaglia per la verità, anche attraverso la campagna di Amnesty International, che prevede tra le altre cose l'affissione di uno striscione sulla facciata degli edifici pubblici e delle sedi delle istituzioni.

L'amministrazione comunale ha subito sostenuto l'iniziativa, con la disponibilità del Sindaco Sandro Fallani ad aderire immediatamente alla campagna ed esporre lo striscione. Ai Giovani Democratici Scandicci, ai suoi consiglieri e al segretario Niccolò Corsi sono arrivate anche le parole di sostegno da parte del senatore Luigi Manconi.

Manconi si è espresso ringraziando i GD Scandicci per il loro impegno, sottolineando che ogni azione è importante, anche a livello locale, per il raggiungimento del duplice obiettivo: la verità per il nostro connazionale e l'introduzione di un reato che permetterebbe di fare chiarezza su molte vicende e rendere giustizia a molte persone vittime di tortura nel nostro Paese.

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